Terra dei fuochi: Italia condannata. De Luca: “Lavoro immane, ridotta di due terzi la sanzione”
La Corte di Giustizia Europea ha accolto il ricorso presentato da 41 abitanti della zona di Napoli nord, interessata all'area Casertana, relativo allo sversamento dei rifiuti. Il governo nazionale e la Regione Campania avevano deciso di gestire i rifiuti in modo irresponsabile, devastando uno dei territori più fertili e belli della regione.
Il presidente della Regione Campania, De Luca, ha dichiarato che il lavoro fatto dalla sua amministrazione è stato immenso e che la sanzione europea è stata ridotta di due terzi. La sanzione originaria era di 10.000 euro al giorno, ma grazie al lavoro fatto, entro quest'anno, la Campania potrà eliminare l'ultimo residuo di sanzione.
De Luca ha ricordato che da quando si sono insediati, la Campania ha ereditato una infrazione europea per milioni di euro, riguardante i delitti commessi prima del 2013. Fino a due anni fa, la Campania pagava 122.000 euro di sanzione europea per i delitti commessi prima del 2013, senza che nessuno avesse mai fatto nulla per risolvere il problema.
La Campania ha lavorato duramente per ripulire le discariche, i siti ex rifiuti e ha presentato un piano per la gestione dei rifiuti in Campania, che prevedeva l'aumento della raccolta differenziata, lo smaltimento in tre blocchi dei 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti accumulati nella Terra dei Fuochi e la realizzazione di 12 impianti di compostaggio per la lavorazione dell'umido.
La Corte europea ha indagato sugli elementi di irresponsabilità che si sono manifestati prima del 2013 e ha accolto il ricorso dei 41 abitanti della zona. De Luca ha affermato che la Campania ha fatto un lavoro immenso in questi anni e che stanno ripulendo la regione, realizzando 12 impianti di compostaggio e due impianti di nuova tritovagliatura dei rifiuti ormai secchi.
