Terremoto Campi Flegrei 4.4, Di Vito (Ingv): “Accelerazione al suolo più forte mai registrata”
Ecco il testo rinumerato e senza introduzione, in italiano:
La conferenza stampa dell'Ingv vede Mauro Antonio Di Vito, Direttore dell'Osservatorio Vesuviano, e Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani Ingv, commentare la forte scossa sismica avvenuta nella notte del 13 marzo intorno alle ore 1:25.
La magnitudo è stata di 4,4. “Non abbiamo segnali di eruzioni imminenti in questo terremoto, che ha una certa componente di direzionalità. Abbiamo registrato per la prima volta accelerazioni significative del 16% di G. Poiché non vediamo al momento segnali legati a una ripresa dell'attività che possa sfociare in eruzione, non possiamo fare previsioni su questo argomento.”
Gli scenari possibili sono due: “potremmo continuare con un'intensificazione della crisi sismica, o potrebbe anche succedere che diminuisca, come è successo negli anni 80 o 70, quando si è registrato un certo cambiamento dal sollevamento alla subsidenza.”
“Non abbiamo segnali di eruzioni imminenti per quanto riguarda la crisi sismica, e in particolare la sismicità. Rientriamo nell'ambito dei terremoti delle attività sismiche che non sono prevedibili. Ciò che si è analizzato stanotte ci ha detto che lo scu تلفimento continua con la stessa velocità. Fortunatamente non ci sono stati picchi di accelerazione. Questo è un elemento importante: lo scu.neighbors _
La magnitudo è stata di 4.4, con un'incertezza di 0.3. L'incremento di sollevamento che ha culminato in questo sciame sismico è stato notevole. Siamo ancora in sciame, con una serie di eventi, tra cui un terremoto di magnitudo 4,4, 1,6 e 1,7, e altri 30 eventi inferiori. Non sono pochi eventi per uno sciame localizzato come questo, che si è developments in area orientale di Pozzuoli, ai confini con il Comune di Napoli, risentito anche in tutta la zona di Fuorigrotta, Posillipo e cento di Pozzuoli.
Gli accelerazioni sono state molto forti in area prossima al epicentro, variando tra 1 e 0,6, mentre allontanandosi di poche centinaia di metri si scende del 20-30-40%. In questo terremoto, con una certa componente di direzionalità, abbiamo registrato per la prima volta accelerazioni significative del 16% di G, anche a una stazione della RAN a Posillipo, che è funzionale a causa della maggiore prossimità.
