Ti ricordi… Angelo Paradiso: “Ero un prodigio, mi ritrovai in C dopo aver lasciato un procuratore importante. Oggi lavoro per tutelare i giovani talenti, l'ho giurato a me stesso”
“Lavoro per evitare che ai ragazzi succeda quel che è successo a me. L'ho giurato a me stesso”. Angelo Paradiso oggi è un agente, scova talenti (principalmente in Premier) e li segue “pure alle quattro di notte, se litigano con la fidanzata”, dice. Ma a metà degli anni '90 il talento era lui: “Cresciuto a Ostia, col pallone ero una sorta di bambino prodigio e mi cercarono Roma, Milan e Lazio. Scelsi i biancazzurri: in quelle giovanili con Volfango Patarca c'erano ragazzi del calibro di Nesta e Di Vaio. Io facevo tantissimi gol, giocavo centravanti e poi Pileggi capì che con la velocità che avevo potevo funzionare bene anche da esterno”. Immagina il grande salto in prima squadra, ma non avviene: “E così mio padre, che mi seguiva avendo fatto anche lui il calciatore,…