Ti ricordi… Sergio Spuri e lo scudetto del Verona: “Bagnoli che imprecava in dialetto milanese, un gruppo di ferro. Oggi sarebbe impossibile”
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Ti ricordi… Sergio Spuri e lo scudetto del Verona: “Bagnoli che imprecava in dialetto milanese, un gruppo di ferro. Oggi sarebbe impossibile”

Ti ricordi… Sergio Spuri e lo scudetto del Verona: “Bagnoli che imprecava in dialetto milanese, un gruppo di ferro. Oggi sarebbe impossibile”

Il mister da un lato “che impreca in dialetto milanese stretto, spesso non lo capisco neppure”, i compagni dall’altro, i pensieri nella testa, che con quelli devi conviverci per una vita, più che coi mister, più che coi compagni. Già, perché se “La solitudine dei numeri primi” è l’accostamento più facile per i portieri, la solitudine dei numeri dodici è di molto superiore. E se Lele Oriali dopo anni di fatiche e botte vinceva i mondiali da mediano, Sergio Spuri la sua impresa l’ha firmata da numero dodici, la più incredibile.
Già, perché quello Scudetto di quarant’anni fa con il Verona è il più incredibile. Sergio Spuri lo sa: “Direi di sì. Siamo stati l’unica squadra di una città non capoluogo di regione a vincere lo Scudetto. Nell’85 poi, in una Serie A…

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