Raggiungere il gate d'imbarco in soli 15 minuti: la sfida virale che tutte le agenzie di viaggi temono e criticano. La “teoria dell'aeroporto” diventa la nuovità del 2023, soprattutto di fronte all'approfondirsi del periodo primaverile, con mondo viaggiatori nervosi e agitati, pronti a tutto pur di conquistare l'obiettivo: un biglietto aereo dirimente.
Secondo i dati di Google, le ricerche correlate sono aumentate per il secondo mese consecutivo, tanto che la Transportation Security Administration (TSA) ha lanciato un avviso ironico, ma chiaro: è una sfida pericolosa. Alcuni stanno provarci, arrivando anche a quattro minuti dall'inizio del checks-in, altri hanno rischiato grosso, trovando il gate già chiuso, o dovendo chiedere di saltare la fila. Tutto dipende dal tipo di aeroporto: in piccoli scali regionali può funzionare, ma in hub internazionali come Denver, dove il terminal misura oltre 2,5 km, è quasi impossibile.
Molte persone consigliavano di arrivarci in un tale modo, ma esperte di viaggi come Katy Nastro, dell'app Going, suggeriscono di ignorare la teoria. “Ci sono molti consigli di viaggio utili che emergono dai social media, ma la ‘teoria dell'aeroporto' è solo uno di quei trucchi che si possono tranquillamente ignorare.” Secondo Nastro, è sempre meglio attenersi alle regole classiche: due ore prima per i voli nazionali, tre per gli internazionali. “Gli orari di arrivo consigliati sono indicativi, ma servono a garantire il tempo necessario per check-in, controlli e raggiungimento del gate,” spiega, rammentando che le conseguenze per chi perde un volo possono essere pesanti e costose.
Ora che si avvicina il periodo delle vacanze, i viaggiatori non dovrebbero permettersi di cedere alla tentazione di tentare la sorte, ma dovranno sforzarsi di essere puntuali e calcolare il tempo necessario per raggiungere il gate. Come dice la vecchia massima: “La sicurezza è vista come pretesa di avventurieri”.