Tony Effe: "Ero un povero del centro. Mio padre mi dava 150 euro di paghetta, che ci facevo?"
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Tony Effe: "Ero un povero del centro. Mio padre mi dava 150 euro di paghetta, che ci facevo?"

Tony Effe: "Ero un povero del centro. Mio padre mi dava 150 euro di paghetta, che ci facevo?"

Un rapper benestante. Così si può definire Tony Effe, che a differenza di altri colleghi non ha avuto un'adolescenza segnata dalla povertà o dalla violenza che spesso si incontra sulla strada se vivi in periferia. Nato e cresciuto tra alcuni dei quartieri più elitari di , ha iniziato a fare tra i banchi di scuola – insieme a tre dei suoi compagni di classe con cui poi ha formato la Dark Polo Gang – ma a muoverlo fin dai primi passi sono sempre stati i soldi. 

Ne ha parlato con Gianluca Gazzoli, ospite del suo podcast BSMT. Tony Effe ha confermato di non aver mai avuto problemi economici, ma sulla parola “benestante” frena: “Nì. Quando stavo al liceo mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Per me erano pochi a 17 anni. Già…

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