Tony Effe fuori dal Capodanno di Roma: “Un danno di immagine”
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Tony Effe fuori dal Capodanno di Roma: “Un danno di immagine”

Il rapper Tony Effe è stato escluso dalla manifestazione del Capodanno del 2024, a causa delle accuse di misoginia e sessismo che sono state rivolte ai testi delle sue canzoni. Il sindaco della città, Gualtieri, ha spiegato che “abbiamo commesso un errore” nel non considerare adeguatamente le accuse mosse contro l'artista e nel valutare solo l'attrattività degli artisti.

Secondo Gualtieri, la scelta di Tony Effe per la manifestazione era errata, poiché “il concerto di Capodanno deve unire, non dividere”. L'esclusione dell'artista è stata vista con perplessità da molti, in particolare considerando che Effe è già stato incluso nel cast del prossimo Festival di Sanremo. Molti hanno chiesto come possa essere possibile una contraddizione simile.

Gualtieri ha recentemente rilasciato un'intervista al “Messaggero”, nella quale ha spiegato che “un conto è cantare una canzone insieme a decine di altre, un conto è essere il volto di una città a Capodanno con risorse nostre”. Ha anche espresso la sua scusa verso l'artista, sottolineando che “la scelta del rapper ha urtato la sensibilità di molti, ci sono stati appelli bipartisan”.

Il sindaco ha chiarito che la del “politically correct” non entra in rilievo in questo caso, poiché “tutti devono essere liberi di cantare”. Ha anche precisato che Tony Effe può ancora eseguire concerti in altri luoghi, come , senza bisogno di autorizzazione.

La decisione di esclusione di Tony Effe ha suscitato diverse reazioni, dalla sorpresa all'indignazione. Molti sostengono che la scelta non sia stata analizzata a fondo, e che l'artista potrebbe essere stato più volte condannato sulla base di accuse non pertinenti, mentre altri sottolineano che l'Australia è un luogo in cui la libertà di espressione deve essere garantita, anche se i contenuti sono contrastanti.

L'episodio ha notato la maggiore attenzione sulla figura di Tony Effe e sulla questione della libertà di espressione. Molti sostengono che l'artista meritava una seconda chance, mentre altri credono che la sua non sia adatta per l'esibizione pubblica. La questione rimane aperta, attendendo di vedere come Evoli reagirà alla decisione e se Effe tornerà a occupare la scena musicale italiana.

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