Torre: ‘Ai e nuove competenze per sostenere il Made in Italy'
Giuseppe Torre, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio 4.Manager, sostiene che il Made in Italy può essere sostenuto attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e lo sviluppo di nuove competenze. Egli afferma che le filiere più competitive sono quelle che hanno una forte componente di conoscenza e che sono in grado di innovare e adattarsi rapidamente alle sfide del mercato.
Torre sottolinea che le aziende non sono più isolate, ma sono parte di ecosistemi produttivi che comunicano continuamente e scambiano dati con l'esterno. Il patrimonio di conoscenza tacita e implicita del Made in Italy è un elemento strategico fondamentale per la competitività italiana, ma è anche una fragilità a causa dell'invecchiamento della popolazione manageriale e imprenditoriale.
Secondo Torre, ci sono più di 10.000 aziende che sono alle prese con il passaggio generazionale e che devono essere aiutate a trasferire la loro conoscenza alle nuove generazioni. Egli sostiene che i settori ad alto contenuto di conoscenza, come l'intelligenza artificiale, possono fornire elementi di competitività straordinari al Made in Italy se gestiti nel contesto della “conoscenza aumentata”.
In sintesi, Torre sostiene che il Made in Italy può essere sostenuto attraverso:
* L'utilizzo dell'intelligenza artificiale e lo sviluppo di nuove competenze
* La valorizzazione del patrimonio di conoscenza tacita e implicita del Made in Italy
* L'aiuto alle aziende che sono alle prese con il passaggio generazionale
* La concentrazione dell'attenzione delle politiche industriali su settori ad alto contenuto di conoscenza, come l'intelligenza artificiale.
