Tra presepe vivente e il ritorno di Bertinotti, Fratelli d'Italia inaugura la festa di Atreju
“Sotto una pioggia battente, la 25esima edizione di Atreju, la festa nazionale di Fratelli d'Italia, è stata inaugurata a Roma. Il grande spazio all'interno del Circo Massimo ha accolto un pubblico numeroso, che ha potuto godersi la pista di pattinaggio e il villaggio di Babbo Natale, ma anche le mostre, come quella dedicata alle “gufate” delle opposizioni verso il governo Meloni.
Il palco ha visto esibizioni di vari esponenti del partito di Giorgia Meloni, tra cui un confronto particolarmente atteso tra il conduttore TV Paolo Bonolis e l'ex segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti, che aveva già partecipato alla festa nel 2008 da presidente della Camera.
L'ex leader comunista ha rivendicato la sua storia di militanza politica e ha parlato di opposizione, affermando che la sua posizione è cambiata poco nel tempo e che, quindi, non ci sono state “gufate” da parte sua. Ha anche criticato il centrosinistra, definendolo “malconcio” e lamentando la mancanza di una vera opposizione politica.
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, non è stata presente all'evento, ma il suo partito ha voluto onorare la sua inaugurazione con un momento amarcord, in cui diversi esponenti hanno rievocato gli esordi della kermesse.
Io personalmente ho pensato che la manifestazione fosse un momento importante per la libertà di espressione e di confronto tra avversari, come dimostra la presenza di Bertinotti e Bonolis sul palco. È stato un momento di riflessione sulla storia del partito e sulla politica italiana, condividendo la convinzione che la libertà di parola e di confronto sia essenziale per la democrazia.
Inoltre, ho notato che la manifestazione è stata anche un momento di ricordazione per il passato, con la presentazione di mostre e eventi che celebrano la storia del partito e della politica italiana. È stato un momento di festa e di condivisione, ma anche di riflessione e di discussione, come dimostra la presenza di esponenti politici e intellettuali.
In generale, la manifestazione di Atreju ha dimostrato che la politica può essere anche un momento di condivisione e di confronto, anziché di divisione e di conflitto. Spero che questo tipo di iniziative possa continuare a essere promossa, al fine di favorire la libertà di espressione e di confronto tra gli avversari.”
