TRAGEDIA, DONNA MUORE DOPO ESSERE STATA GRAFFIATA DA UN CANE CON LA RABBIA: NON CE L’HA FATTA
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TRAGEDIA, DONNA MUORE DOPO ESSERE STATA GRAFFIATA DA UN CANE CON LA RABBIA: NON CE L’HA FATTA

TRAGEDIA, DONNA MUORE DOPO ESSERE STATA GRAFFIATA DA UN CANE CON LA RABBIA: NON CE L'HA FATTA

Una donna britannica originaria dello Yorkshire, identificata come Ivon Von Ford, ha trascorso le vacanze all'inizio dell'anno in Marocco, dove ha avuto un incontro con un cucciolo randagio che le ha procurato一些 graffi lievi. Non avendo dato peso all'incidente, è rientrata nel Regno Unito senza sottoporsi a trattamenti specifici. Inizialmente, la situazione sembrava non presentare particolari rischi, ma alcune settimane dopo il suo ritorno, ha iniziato a manifestare sintomi come mal di testa e dolori diffusi in tutto il corpo.

Inizialmente, questi disturbi sono stati considerati passeggeri, ma la situazione è drasticamente peggiorata due settimane prima del decesso di Ivon, quando ha iniziato a sviluppare sintomi più gravi, tra cui difficoltà motorie, problemi di parola, sonno e, infine, difficoltà a deglutire. Ricoverata in ospedale, le è stata diagnosticata la rabbia. Purtroppo, la diagnosi è arrivata troppo tardi e la donna è deceduta.

Solo dopo il decesso è stato possibile collegare la causa del suo malessere al contatto con il cane randagio in Marocco. La figlia di Ivon ha lanciato un appello alla prevenzione, invitando le persone a prendere sul serio graffi e morsi di animali, a vaccinare i propri animali domestici e a sensibilizzare su questi rischi.

La rabbia è una malattia grave che può infettare il cervello e il sistema nervoso, trasmessa attraverso ferite provocate da animali infetti. Il trattamento post-esposizione è efficace solo se somministrato rapidamente. Pertanto, è fondamentale riconoscere i sintomi e agire tempestivamente in caso di esposizione a un animale potenzialmente infetto.

Le autorità sanitarie britanniche hanno rassicurato la popolazione affermando che non vi è alcun rischio di trasmissione interumana. I contatti stretti della donna e il personale sanitario coinvolto sono stati monitorati e, dove necessario, vaccinati a scopo precauzionale.

Questo caso tragico sottolinea l'importanza della prevenzione e della consapevolezza sui rischi associati alle malattie trasmesse da animali. È essenziale che le persone siano informate sui sintomi della rabbia e su come prevenirla, specialmente quando si viaggia in aree dove la malattia è più diffusa. Vaccinare gli animali domestici e prendere misure di precauzione quando si interagisce con animali potenzialmente infetti sono passi fondamentali per prevenire la trasmissione della rabbia.


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