La provincia di Treviso ha vissuto un momento di drammatica tragedia: è stato rinvenuto il corpo di Susanna Recchia, una 45enne, e della sua figlia di soli tre anni, che era stata denunciata scomparsa ieri. I due corpi sono stati trovati abbracciati in un isolotto del fiume Piave, a valle del ponte di Vidor.
La donna e la sua figlia erano state viste per l’ultima volta ieri, quando l’ex compagno della 45enne aveva deciso di andare a salutare la bambina. Tuttavia, non ha trovato né la piccola né la madre, ma sul tavolo ha scoperto una lettera di cinque pagine firmata dalla donna in cui affermava di volersi uccidere. Preoccupato per la situazione, l’uomo si è rivolto alle forze dell’ordine, che hanno iniziato a cercare la coppia.
Ieri sera, le forze dell’ordine impegnate nelle ricerche avevano trovato l’auto della donna a Covolo di Pederobba, in un parcheggio al confine dell’abitato, a pochi decimi di chilometri dall’imbocco del ponte. La scoperta del veicolo aveva aumentato la preoccupazione per la scomparsa della donna e della sua figlia, e gli investigatori avevano iniziato a cercare la zona circostante.
Ieri notte, però, i corpi della donna e della bambina sono stati finalmente rinvenuti nel fiume Piave, in un isolotto non lontano dal ponte di Vidor. I carabinieri hanno confermato la notizia a Fanpage.it, e gli investigatori stanno ancora lavorando per comprendere come sono arrivati i due corpi in quel luogo.
La tragedia è stata accolta con grande shock e dolore dalla comunità locale, che si è unita nel piangere la perdita di due vite tanto giovani e piene di promesse. L’inchiesta è in corso, ma i motivi della tragedia sono ancora sconosciuti. La sola certezza è che Susanna Recchia e sua figlia sono morte in un isolotto del fiume Piave, abbracciati l’uno all’altro, e che la loro morte potrebbe essere stata preceduta da una lettera in cui la donna aveva annunciato il suo desiderio di uccidersi.
La società civile ha reagito con forza alla notizia della tragedia, esprimendo il proprio cordoglio per la perdita di due vite umane e chiedendo ai responsabili delle forze dell’ordine di lavorare per comprendere come è potuta avvenire questa tragedia. La tragedia ha anche sollevato la questione della depressione e della salute mentale, e molti hanno chiesto ai governi di aumentare gli sforzi per prevenire simili tragedie in futuro.
La famiglia e gli amici di Susanna Recchia e sua figlia sono in questo momento nel più profondo lutto, e la loro sofferenza è un doloroso ricordo di questo tragico evento.