Tregua a Gaza, Tajani: “Pronti a contribuire alla pace e a inviare i nostri militari”
“Ecco, dunque, una tregua a Gaza. Siamo pronti a contribuire alla pace e a inviare i nostri militari per far parte di una forza internazionale che possa garantire finalmente una stagione di pace per il popolo palestinese. Lo abbiamo detto fin dall'inizio e lo ripeto oggi: la Palestina deve essere liberata dalle organizzazioni terroristiche, come Hamas, che non intendiamo interloquire con. Il nostro unico interlocutore è l'autorità Nazionale palestinese, come ho ribadito anche oggi, e ci auguriamo che la rinnovata autorità Nazionale palestinese possa essere protagonista del futuro di Gaza.
Non possiamo immaginare un governo di quel genere, le cui mani sono macchiate di sangue e terrorismo, che abbia guidato a questa guerra e ha causato un indegno e terribile attacco al popolo ebraico, che ci ricorda gli anni bui del nazismo. I metodi adottati da Hamas erano quelli della SS e della Gestapo durante i rastrellamenti in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo detto mai più antisemitismo e ci continueremo a impegnare per la pace.
Lo sa bene il governo di Israele, che siamo sempre stati in prima linea per la pace e per aiutare la popolazione civile. Siamo assolutamente convinti che la popolazione civile palestinese non debba essere confusa con Hamas e che Hamas non possa rappresentare il futuro del popolo palestinese. Questa è la posizione dell'Italia e continueremo a fare tutto ciò che è possibile per la pace.
Vogliamo aiutare come abbiamo sempre fatto la popolazione civile palestinese, curando tanti bambini palestinesi in Italia grazie alle nostre navi militari e aiuti che sono stati dati e grazie anche all'accordo che abbiamo avuto con Israele e con l'autorità Nazionale palestinese. Sono arrivate e arriveranno tante altre tonnellate di aiuti alimentari, compresi i 15 tir che abbiamo donato all'organizzazione del Programma Alimentare Mondiale, che serviranno a distribuire beni alimentari e sanitari alla popolazione civile.
Debbo dire che Israele ha sempre fatto passare i nostri camion e i nostri beni fin dall'inizio. Ricordo che c'era ancora il suo predecessore che diede ordine alle autorità militari di far passare i beni alimentari del progetto Food for Gaza che arrivavano dall'Italia. Questo grazie alla credibilità del nostro paese e alla serietà dell'Italia, che è stato l'unico paese che è riuscito a realizzare un programma di aiuti che ha avuto il sostegno di Israele e del sostegno dell'autorità Nazionale palestinese a beneficio unico della popolazione, che ha ricevuto direttamente senza l'intermediazione di Hamas beni alimentari e beni sanitari.”
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