Treni in ritardo, il caos va su rotaia ma la dimissionite è sbagliata e inutile
L’Italia – non dimentichiamolo mai – è il paese del “quando c’era Lui i treni arrivavano in orario” e del “ci sono due tipi di pazzi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato”. Lo stato dei trasporti su ferro è una nostra costante ossessione, forse perché è oggettivamente difficilissimo garantirne il funzionamento ottimale su una penisola stretta e lunga, fatta di montagne e fiumi, colline e valli che si alternano senza soluzione di continuità.
Fatto sta che due milioni e passa di italiani ogni giorno prendono un treno e discutono immancabilmente di orari di partenza e di arrivo, di coincidenze che saltano, di blocchi del traffico su una linea e dei famosi scioperi del venerdì, quelli che permettono un comodo…