Trenta anni, la Cassazione conferma la condanna per l’infermiera “killer” di Venafro
Anche la Cassazione, dopo la Corte d’Assise d’Appello, ha confermato la condanna a trenta anni di reclusione per Anna Minchella, l’infermiera del Santissimo Rosario di Venafro accusata di aver ucciso un 77enne ricoverato, Celestino Valentino, somministrandogli dell’acido cloridico.
Era il 22 giugno del 2016, quando uccise l’anziano malato. Cinque anni dopo i giudici della massima corte hanno confermato la prima sentenza emessa dal Tribunale di Isernia, dopo che l’imputata aveva chiesto il rito abbreviato.
L’accusa aveva chiesto l’ergastolo.
La donna si procurò dell’acido cloridrico da somministrare all’anziano paziente, padre di una sua collega. Voleva vendicarsi nei confronti della figlia di Celestino Valentino che era riuscita a mantenere il suo posto al Santissimo Rosario grazie allo stato di salute del padre e non era stata trasferita a Isernia…