Trentini chiama casa dopo sei mesi in cella a Caracas
Dopo mesi di silenzio il cooperante italiano Alberto Trentini, detenuto in un carcere alla periferia di Caracas con l'accusa di terrorismo, ha potuto parlare per la prima volta con i suoi familiari che dallo scorso novembre non si danno per vinti e lottano per la sua liberazione.
Nel corso della telefonata, avvenuta la notte scorsa, il veneziano di 46 anni, ha detto di stare bene e di essere in buone condizioni. Prende le pillole che gli sono state prescritte dal medico. Il governo italiano ha espresso “sollievo” per la prima telefonata di Trentini ai suoi familiari “dopo 181 giorni di detenzione nelle carceri venezuelane”. Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha parlato di un “passo in avanti, frutto di un lungo lavoro di mediazione diplomatica”….