Trilogia delle identità. A teatro con le storie queer
Dialogo di Katya Parente con Marcus Lindeen
Reduce da una delle mille incursioni nell’OPAC (la rete bibliotecaria bresciana e cremonese), mia moglie richiama la mia attenzione sul libro di un certo Marcus Lindeen intitolato “Trilogia delle identità”. La sinossi è golosa e cerco di contattarlo: sarebbe un ospite perfetto per una delle mie interviste.
Marcus, gentile e schivo, è una di quelle persone immerse nell’arte – tra le sue opere possiamo citare “The raft”, “Dear director”, “Glorious Accidents” e le tre pièces della “Trilogia delle identità”. Conosciamolo meglio.
Prima di tutto, cosa ti ha avvicinato all’arte teatrale e cinematografica?
Penso di essere sempre stato un narratore e qualcuno a cui piace sia raccontare storie che…