Troppi leader mondiali disertano la COP in Brasile, il clima non è più una priorità globale
La COP30, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, sta per iniziare a Belem, in Brasile, ma molti leader mondiali non saranno presenti. La lotta al cambiamento climatico non sembra più essere una priorità globale. Tra gli assenti ci sono Donald Trump, Giorgia Meloni e il presidente cinese Shjin Ping. L'Europa ha cambiato il suo approccio alla lotta al clima, con la destra che ha conquistato più potere e i partiti di sinistra che sono stati ridimensionati. L'Unione Europea ha raggiunto un accordo di compromesso sugli obiettivi climatici, che prevede una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra entro il 2040, ma con una maggiore flessibilità. Ciò ha lasciato la lotta al cambiamento climatico senza una guida. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Gutierre, ha chiesto ai leader mondiali di non tradire gli impegni presi 10 anni fa a Parigi. Tuttavia, in platea c'erano ben pochi leader ad ascoltarlo. La COP30 si svolgerà in un momento in cui il pianeta sta registrando temperature sempre più elevate e gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più disastrosi. Il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato e il 2025 sembra seguire la stessa tendenza. Il mondo ha fallito nell'evitare l'aumento delle temperature oltre gli 1,5° e il sud globale è più vulnerabile e più esposto agli effetti del cambiamento climatico.

