Lo chef russo Aleksei Zimin, noto per la sua critica contro il presidente Putin e per le sue opinioni contro la guerra in Ucraina, è stato trovato morto nella sua casa a Belgrado, in Serbia. Zimin, 52 anni, era a Belgrado per presentare il suo nuovo libro “Anglomania” e aveva anche preparato un menu speciale per una cena nel quartiere centrale della città.
Zimin era un chef popolare e aveva aperto diversi ristoranti in Russia e all’estero. Aveva anche fondato una rivista gastronomica e aveva diretto altre pubblicazioni, nonché animato trasmissioni televisive di cucina. Era conosciuto per la sua passione per la cucina e per la sua etica di vita.
Nonostante la sua notorietà, non è chiaro ancora come sia deceduto. La polizia belgrada ha aperto un’indagine e si stanno eseguendo ulteriori esami per determinare le cause del decesso.
Zimin era stato a Londra dal 2022, dove aveva lavorato come giornalista e scrittore. Era noto per le sue opinioni contrarie alla guerra in Ucraina e aveva pubblicato articoli e libri critici verso il presidente Putin.
Gli amici e colleghi di Zimin lo ricordano come una persona dalla grande anima e con molti interessi. “Era come una enciclopedia”, ha detto il suo amico e collega Ivan Shishkin. “Studiava continuamente, leggeva e aveva molte passioni”.
La morte di Zimin ha suscitato scalpore e lutto tra i suoi fan e amici. La comunità culinaria mondiale gli renderà omaggio per la sua passione e la sua professionalità.
Inoltre, il quotidiano russo Kommersant ha pubblicato un articolo in cui si racconta la vita e le opere di Zimin, definendolo “uno dei più famosi chef russi di sempre”. L’articolo cita le sue battaglie contro la guerra in Ucraina e la sua critica contro il presidente Putin, sottolineando che la sua morte è “una perdita per la comunità culinaria e per la Russia”.
La morte di Aleksei Zimin è un lutto per la comunità culinaria e per gli amici e familiari che lo conoscevano. Nonostante la sua vita sia stata breve, il suo legato rimarrà nel mondo della cucina e della gastronomia.