Truffe social: deepfake e articoli clickbait con vip coinvolti
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Truffe social: deepfake e articoli clickbait con vip coinvolti

Truffe social: deepfake e articoli clickbait con vip coinvolti


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a cura di Olimpia Peroni

I social sono pieni di foto, e articoli di celebrità che avrebbero detto cose clamorose in diretta Tv e sarebbero vicini alla fine della carriera.
Ve lo dico già ora: no, né , né , né Cattelan, né vi vogliono chiedere dei soldi o dare consigli per come diventare miliardari. E nessuno di questi è stato arrestato in diretta.

Ma quindi.. di che si tratta?
Di un semplice ma efficaci fake sistema di news che hanno un solo obiettivo: truffarvi.

Facciamo un esempio: Fazio.

C'è un suo che gira – cioè, non è suo, lui non ha niente a che vedere con questa storia. E' un video generato con il deepfake – ma Fazio è indistinguibile, la voce è identica alla sua, con tanto di timbro e modulazione. 

Nel video “Fazio” spiega come è riuscito a fare ottimi investimenti finanziari grazie a una piattaforma online. E poi compare un link che ovviamente rimanda al sistema di trading dove si chiede di pagare. 

Video come questi girano nelle piattaforme da mesi: sono campagne di sponsorizzazioni lampo che sfruttano la fama di alcuni dei volti più famosi. Chiariamo, truffe che spingono gli utenti a investire sono sempre esistite, ma qui ci troviamo davanti a qualcosa di diverso.

Vi faccio un altro esempio. Queste truffe non usano solo i video generati dall'IA, come quello di Fazio, ma anche solo con articoli clickbait che vi possono comparire tra un post e l'altro mentre scorrete sui social.

Come questo qui: 

, conduttore di , ha definito “irresponsabile” e ha affermato in diretta che “informazioni finanziarie di questa portata potrebbero scuotere le fondamenta della società italiana.”

Con tanto di foto, questa però vera, di Marcuzzi negli studi di del maggio 2019. Insomma un post che sembrerebbe, a tutti gli effetti, vero. Non solo.

Aprendolo si vede un articolo impaginato esattamente come fosse un articolo di un quotidiano, dal font ai colori – e nelle menti di alcune persone questo può suggerire autorevolezza, veridicità. Che è proprio l'obiettivo di chi sta dietro a queste truffe.

Tutti questi articoli svelano lo stesso segreto: per fare soldi bisogna registrarsi sul portale di investimenti Immediate Momentum.

Andrea Parrella e Valerio Berra di fanpage si sono registrati per capire meglio come funzionassero queste truffe. Ci hanno richiamato prima cercando di convincerci che usi davvero i loro servizi, poi che la cifra minima da spendere per iniziare a investire è di 250 euro.

Magari qualcuno di voi starà pensando “Io non ci cascherei mai” – però c'è un altro aspetto da tenere in considerazione. Le campagne che sponsorizzano i video deepfake o i post con finti articoli possono essere destinati a un pubblico ben preciso: non è un caso che la piattaforma più colpita è che, secondo i dati di Statista, ha un'età media di utenti in età più adulta e anziana.
Quindi non parliamo proprio di nativi digitali, ma anche di persone sensibilmente più vulnerabili a cadere in una di queste truffe. 

Incontriamo tutti i giorni delle truffe online. Il dato assurdo qui è che c'è dietro una sponsorizzazione fatta direttamente da e veicolata da pagine ufficiali.
Le segnalazioni continuano, così come le denunce delle star coinvolte. La più recente: quella di Geppi Cucciari che in questo post su X si chiede “come sia possibile” che truffe come questa continuino a girare senza violare gli standard della piattaforma.

Nel post-truffa che la vede coinvolta, si vede un fotomontaggio con il suo volto tumefatto, il titolo “Non sapevo di avere il microfono acceso” e, in alto, compare “L'Espresso” – per far sembrare il post un articolo originale del quotidiano.

Quando un utente commenta chiedendosi cosa stia facendo la polizia a riguardo, Cucciari commenta: “Ci sono stata. Non è cambiato nulla”.

Insomma, in generale, né Meta né X sembrerebbero capaci di bloccare questo meccanismo – ma comunque, allo stesso tempo, incassano denaro da queste sponsorizzazioni che sono palesemente delle truffe. E a rimetterci sono le persone fragili o piccoli risparmiatori – come nella testimonianza che vi abbiamo riportato di una donna 70enne che è voluta rimanere anonima. 
Ogni giorno queste persone rischiano di perdere qualche centinaio di euro o molto di più, magari i risparmi di una vita. In realtà, però, siamo tutti potenzialmente esposti a queste truffe. Soprattutto se pensiamo ai passi da gigante che si stanno facendo nell'ambito dell'IA – e a quanto sia sempre più difficile distinguere un video o una voce veri da quelli falsi.

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