Truffe sui migranti, il ruolo del tesoriere sospeso dal Pd in Campania
Gli extracomunitari erano disposti a versare importanti somme di denaro per ottenere un valido titolo d'ingresso o di soggiorno in Italia.
Fino a 7.000 euro che ogni lavoratore pagava. Almeno 2.000 le pratiche al centro dell'inchiesta, 36 i destinatari delle misure cautelari.
Sono grandi i numeri dell'indagine della Procura di Salerno sul giro di richieste fittizie di nulla osta al lavoro.
Ma i fari, soprattutto della politica, si sono concentrati in particolare sul ruolo di Nicola Salvati, uno degli arrestati, residente a Poggiomarino, in provincia di Napoli, cittadina della quale è stato prima vice sindaco dal 2016 al 2020 per poi diventare consigliere di opposizione. Ma Salvati ricopriva anche l'incarico di tesoriere del Pd, carica dalla quale…