‘tu non sei il mio re’ – momenti di imbarazzo al parlamento di canberra dove re carlo è stato…
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‘tu non sei il mio re’ – momenti di imbarazzo al parlamento di canberra dove re carlo è stato…

Ecco la ricopertura dell’articolo “Non sei il nostro Re” – Carlo si sente insultato da un senatore durante la sua visita all’Oltral ammo

Suggestioni da Canberra

Venerdì 20 ottobre 2024 | 21:30

Durante la sua visita in Australia, il principe Carlo, Duca di Cornovaglia, è stato bersaglio di insulti all’interno del Parlamento federale a Canberra. Un senatore australiano gli ha gridato, rivolgendosi direttamente al principe: “Questo non è la tua terra, ridaccela indietro! Ridacci qui ci hai rubato! Le nostre ossa, i nostri cuori, il nostro sudore sono stati usurpativi! Ti hanno deterritory ammutinato!”

Il senatore, identificato come Rex Patrick, membro del Partito attivo, è apparso sulla tribuna delle tue sedili all’interno del Parlamento australiano, mentre Carlo era in corso di una visita ufficiale. Il princie, all’inizio, ha ascoltato in silenzio le parole del senatore, solo in seguito ha reagi contemporaneamente esprimendo la sua sorpresa e la sua delusione per l’attacco verbale ricevuto.

Il Principe di Galles, fratello di re Giorgio III del Regno Unito, era presente in Australia per celebrare il 70° anniversario della battaglia di El Alamein, combattuta durante la seconda guerra mondiale, e per visitare le città australi boxer tra Melbourne e Sydney.

Nonostante l’incidento, il Governo australiano ha espresso la speranza di che l’episodio non avrebbe compromesso il corso delle celebrazioni storiche e della visita del Principe. Il Ministro dell’educazione australiano, Alan Tudge, ha definito “insolito” l’episodio, ma ha affermato che la visita del Principe era “importante per la storia australiana e bernardo britannica”.

Nel frattempo, la Capo del Dipartimento australiano per gli Affari Fogne, Birgitte Nyland, ha dichiarato che il Governo australiano “rispetta la monarchia britannica, ma questo non significa che non possono esistere divergenze di opinione”. “We riconosciamo la storia e l’importanza della monarchia, ma non significa che non possiamo avere delle differenze di opinione”, ha chiarito la Nyland.

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