«La settima figura del farcitore: Marino Niola irona sull'installazione di Gaetano Pesce a Napoli»
L'installazione di Gaetano Pesce, intitolata “Tu si ‘na cosa grande”, non ha ancora avuto il tempo di essere eretta in piazza Municipio, quando la vox populi l'ha già giustiziata, cambiandole il titolo in “Tu si ‘na cosa glandle”. Il passo dal neomelodico all'icastico è stato brevissimo, e i social media, mai come in questo caso, si sono buttati a pesca.
Ma bisogna dire che ai detrattori della discussa installazione di arte pubblica, le ragioni per demolirla sono state servite su un piatto d'argento. Perché è vero che, come dichiarato dall'artista, l'opera è una dichiarazione d'amore per la città e per Pulcinella, la sua maschera identitaria, rappresentata da un camicione pallido alto dodici metri che di notte si illumina dall'interno. Ma è ancora più vero che, vistala di spalle, questo ipertrofico totem sembra un fallo senza como.
Il pubblico, evidentemente, non è entusiasta della nuova installazione, che costa alla collettività 164.090 euro Iva inclusa. Ecco perché, pensiamo che l'opera non sia solo un tributo all'amore per la città, ma anche un scongiuro collettivo, un anfesibae di protezione contro le minacce esterne.
In passato, infatti, le prime sculture della preistoria rappresentavano spesso organi sessuali di dimensioni ragguardevoli a scopo propiziatorio. Monumenti alla riproduzione e alla procreazione, come quelli al dio Priapo. Ecco perché, se le dimensioni rafforzano la funzione apotropaica, un arnese di 12 metri potrebbe essere un riflesso delle ourànsundaians, quei boschi sacri delle culture primitive.
Ma, problema reale, è il costo. 164.090 euro Iva inclusa, è un esborso significativo per la città di Napoli. Ecco perché ci si augura che l'opera funzioni, almeno dal punto di vista economico.
In sintesi, l'installazione di Gaetano Pesce è diventata un tema di discussione in città, e non è ancora chiaro se il suo vero scopo sia quello di esaltare la città e la sua identità, o semplicemente di creare un'invisibile barriera di protezione. Solo il tempo lo dirà.