Turismo, l'ex sindaca di Barcellona Colau: “Vanno messi limiti, diritto alla casa viene prima”
La sindaca di Barcellona, Ada Colau, ha espresso la sua posizione sulla globalizzazione del turismo di massa e le piattaforme come Airbnb, che non si responsabilizzano degli effetti del loro business sulla città. Secondo lei, il diritto alla casa dei cittadini deve essere prioritario rispetto al turismo, e ciò implica la necessità di mettere limiti al turismo e di proteggere gli affitti per i residenti.
Colau ha ricordato che il suo comune ha chiuso più di 6.000 appartamenti turistici illegali e li ha riportati al mercato normale di affitto per i cittadini. Ha anche sottolineato che l'Europa sta prendendo esempio dal piano regolatore di Barcellona per creare una proposta più generale per le città europee, che consentirebbe di fare un business con limiti e pagando le tasse.
La sindaca ha criticato le piattaforme come Airbnb, che si sono difese affermando di essere solo intermediarie e non responsabili dei contenuti presenti sul loro sito. Tuttavia, Colau ha precisato che il suo comune ha imposto una multa di mezzo milione di euro a queste piattaforme due volte, per obbligarle a sedersi con loro e accettare le loro regole.
Colau ha anche parlato della retorica fondativa di questa economia dello scambio, che si basa sull'integrazione del reddito e sulla creazione di ammortizzatori sociali. Tuttavia, ha sottolineato che questo comporta che i piccoli proprietari immobiliari possono passare a affittare appartamenti per turisti, anziché per residenti, e che ciò può portare a problemi di sfratto e di insicurezza per i cittadini.
La sindaca ha anche criticato l'idea di azzerare gli affitti brevi, sostenendo che ciò potrebbe portare a un turismo di lusso e a una città che non è più vissuta dagli abitanti. Ha invece proposto di introdurre limiti al turismo e di proteggere gli affitti per i residenti, in modo da permettere ai cittadini di vivere nella città senza essere costretti a lasciare il centro storico.
Colau ha anche sottolineato che il turismo di massa non è sostenibile, considerando il problema del cambiamento climatico e l'idea di viaggiare costantemente in aereo. Ha affermato che il modello di turismo di massa è del passato e non è del futuro, e che è necessario introdurre un nuovo modello di turismo sostenibile e responsabile.