Tutta Italia si ferma per Gaza: perché si è deciso di scioperare e cosa è successo
Il 22 settembre, centinaia di migliaia di italiani si sono riuniti in oltre 80 città per uno sciopero generale contro l’attacco israeliano a Gaza. La partecipazione e l’unità collettiva hanno segnato un episodio straordinario. Lo sciopero aveva l’obiettivo di bloccare simbolicamente il paese per protestare contro il governo accusato di non fare abbastanza per fermare l’attacco.
Lo sciopero non era solo una protesta, ma anche un modo per ricordare la forza collettiva dei lavoratori e delle lavoratrici, che si sono rifiutati di alimentare per un giorno il sistema economico che sostiene le guerre. È stato anche un modo per dire ai governi che non si è d’accordo con la normalità di una guerra come questa e per far sentire la propria voce.
La risposta a chi chiede se lo sciopero serve a qualcosa è che sarebbe meglio una piazza vuota? Sarebbe meglio far finta di niente e continuare con la routine quotidiana, come se nulla stesse accadendo? Lo sciopero generale ha fatto sentire la voce di migliaia di persone e ha ricordato la loro importanza come cittadini.senza di loro nulla funziona. Per questo, anche se non è detto che cambi qualcosa, almeno le piazze non sono rimaste vuote.
