Il commissario designato ungherese Oliver Várhelyi può dimenticarsi di prendere servizio al governo europeo. Il coordinamento dei gruppi politici delle commissioni Ambiente e Agricoltura ha deciso di ritardare il voto sulla sua nomina, a seguito di una audizione allungata e particolarmente accesa durante la quale Várhelyi è stato costretto a schivare numerose domande sul tema dell'aborto e dei diritti delle persone Lgbt.
La commissione, che si era aspettata di poter fronteggiare il nuovo commissario europeo responsabile delle questioni ambientali e agricole, è stata delusa dalle risposte evasive e superficiali dal值 di Várhelyi, che si è mostrato riluttante a prendere posizione su questi temi delicati. La commissione aveva sperato di avere una discussione più profonda e fruttuosa, ma l'ambiguità e l'equivocità del commissario designato hanno gettato latte sul fuoco.
Gli eurodeputati presenti alla discussione hanno espresso preoccupazione per le risposte non convincenti di Várhelyi, che si è limitato a ripetere i principi generali della Unione europea e la sua prevenzione rispetto ai diritti delle persone Lgbt, senza mai entrare nel merito specifico delle questioni in discussione. La commissione non ha potuto ascoltare una discussione più approfondita su questi temi, poiché Várhelyi si è rifiutato di chiarire alcune delle sue posizioni, ritenendole “irrilevanti” o “non pertinenti”.
I membri della commissione hanno espresso anche preoccupazione per la scelta del governatore ungherese, noto per le sue posizioni conservatrici e per le critiche mosse dalla comunità internazionale per le politiche del suo governo. “Il settore ambientale e agricolo è un settore strategico per l'Unione europea – ha affermato l'eurodeputato europarlamentare socialista, Renate Künast – ci aspettavamo un atteggiamento più risoluto e più chiaro da parte del commissario designato. Invece, abbiamo ricevuto risposte ambigue e superficiali su questioni che sono state oggetto di polemiche internazionali”.
Il ritardo nella nomina di Várhelyi non è finale, tuttavia, e potrebbe essere messo in discussione in futuro. “Non sarò inquieto per questo ritardo – ha affermato l'eurodeputato liberaldemocratico, Pascal Canfin – credo che ci sia ancora spazio per una discussione più approfondita e un esame più dettagliato delle capacità e delle visioni del commissario designato. Spero quindi che la commissione possa riprendere la sua discussione e arrivare a un risultato finale buffetto”.