La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione per Lorenzo D'Enrico, un uomo di 39 anni di Cusano Milanino, che aveva ucciso il padre Carmine il 30 dicembre 2021. D'Enrico aveva inscenato la scomparsa del padre, denunciandola alle autorità e anche alla trasmissione “Chi l'ha visto”, sostenendo che il padre fosse uscito per prendere delle pizze e poi si fosse fermato da conoscenti. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che D'Enrico aveva colpito il padre con una picozza da modellismo almeno 40 volte durante una lite, uccidendolo. Il corpo della vittima, un uomo di 65 anni vedovo e gravemente malato, fu avvolto nel celofan e abbandonato in un capannone a Cerro Maggiore, dove fu successivamente dato alle fiamme. D'Enrico fu arrestato nel febbraio 2022 e confessò il delitto un mese dopo, motivando il gesto con presunti abusi subiti nell'infanzia. Tuttavia, la giustizia ha confermato il verdetto di colpevolezza e la condanna a 18 anni di reclusione, ridotta dalla Corte d'Appello di Milano da 24 anni grazie ad alcune attenuanti.

