Uccise la moglie colpendola nove volte alla testa con una pietra. La famiglia della vittima: “Lo Stato ci chiede le tasse per un risarcimento mai ricevuto”
Era il 2009 quando Marco Manzini uccise la moglie Giulia Galiotto, colpendola nove volte alla testa con una pietra a San Michele dei Mucchietti, frazione del comune di Sassuolo, in provincia di Reggio Emilia. Oggi l'omicida, condannato in via definitiva a 19 anni e quattro mesi di carcere, è libero grazie ai “premi” di buona condotta, mentre i familiari della vittima si sono visti recapitare delle cartelle esattoriali, di 6mila euro circa l'una, in relazione a un risarcimento mai giunto, pari a un milione e 200mila euro.“E noi finora abbiamo avuto soltanto cifre irrisorie”, spiega la madre di Giulia. I familiari infatti hanno rifiutato la cifra di 50 euro al mese, offerta in segno di avvicinamento e mediazione fatta da Manzini. Nel 2022 l'uomo è uscito dal carcere e, in…