Ucraina, Fazzolari: “Governo non ha cambiato rotta per seguire Trump, ma no a soldati Ue al confine”
“La Zecca dello Stato ha realizzato un profitto di 500.000 euro dalla vendita di medaglie coniate per celebrare la resistenza ucraina contro l'invasione russa. L'ammontare è stato devoluto all'associazione ucraina “Unbroken Kids”, che si occupa dell'assistenza fisica e psicologica di bambini e minori che hanno subito traumi di guerra.
A margine della cerimonia di consegna del ricavato, a Roma, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro della premier Meloni, Giovanbattista Fazzolari, ha riferito sulla situazione del conflitto ucraino e sulla posizione del governo italiano. Il giorno successivo, Trump ha deciso di interloquire direttamente con Putin per raggiungere un'accordo per la cessazione delle ostilità.
Tuttavia, Macron ha suggerito la possibilità di dispiegare truppe europee sul confine russo-ucraino per garantire la sicurezta di Kiev. Fazzolari, però, ha respinto l'idea, affermando che “non c'è mai stata una forza di interposizione internazionale tra due eserciti di questa portata. Altra cosa sarebbe una missione internazionale con cappello ONU, in un contesto di pace”.
Secondo il governo italiano, l'obiettivo è quello di raggiungere una pace sostenibile per l'Ucraina e per l'Europa, e non ci sono state serie proposte di inviare truppe italiane sul territorio ucraino. L'esecutivo italiano non trova convincente l'idea di un'ipotesi di interposizione militare tra due eserciti di questa portata, come ipotesi di pace.
L'Ucraina è, secondo Fazzolari, un caso unico, e non ci sono precedenti di forze di interposizione internazionale tra eserciti di questa dimensioni. Altre opzioni, come quella di far entrare l'Ucraina nella Nato, potrebbero essere più efficaci per stabilizzare la situazione. Inoltre, l'Italia potrebbe essere disponibile a partecipare a missioni di pace nel contesto delle Nazioni Unite.
Fazzolari ha anche affermato che l'Ucraina è un esempio di come un popolo possa resistere all'invasione e mantenere la propria identità, e che la pace è l'unica opzione disponibile. L'Europa e l'Italia sono pronte a sostenere l'Ucraina democratica e a lavorare per il suo futuro sostenibile. L'Italia non ha mai ritirato la sua proposta di aiutare l'Ucraina, attraverso la Nato o in altre forme, e considera che la soluzione più xpatha sia quella che coinvolga l'Ucraina stessa nel futuro dell'organizzazione militare.
