Ucraina, l’Ue punta al jackpot degli asset russi
La Commissione Europea sta valutando una proposta innovativa per utilizzare i flussi di cassa generati dagli asset congelati alla Banca centrale russa per finanziare un prestito all’Ucraina. Questo progetto, guidato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, mira a sostenere l’Ucraina nella sua resistenza all’aggressione russa.
Il piano prevede di utilizzare una parte dei 210 miliardi di euro di asset congelati della Banca centrale russa nell’UE, che generano annualmente circa 100 miliardi di euro di flussi di cassa. La Commissione intende utilizzare una parte di questi fondi per finanziare un prestito all’Ucraina, che verrebbe rimborsato alla Russia solo una volta che Mosca avrà pagato le riparazioni di guerra per le distruzioni causate dall’invasione.
Tuttavia, il progetto è molto controverso e ha sollevato preoccupazioni nella Banca centrale europea (BCE), che teme che venga violato il diritto internazionale con un esproprio illegale di beni che appartengono legittimamente alla Banca centrale russa. La BCE è preoccupata per le ripercussioni sull’euro come valuta di riserva internazionale e per la stabilità finanziaria.
L’Italia potrebbe contribuire al progetto e sta valutando gli aspetti finanziari dell’operazione. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che l’Italia sta lavorando ai dettagli tecnici, tra cui il trattamento che avrebbero ai fini del rispetto del patto di stabilità le garanzie che l’Italia sarebbe chiamata a versare.
Il progetto dovrebbe superare le perplessità della BCE e le ritrosie di alcuni stati membri, come l’Ungheria, che potrebbero bloccare il progetto in consiglio. La Commissione sta valutando la possibilità di creare una coalizione dei volenterosi disponibili a versare le garanzie statali necessarie per il varo del pregetto.
In sintesi, la Commissione Europea sta valutando un progetto innovativo per utilizzare i flussi di cassa generati dagli asset congelati alla Banca centrale russa per finanziare un prestito all’Ucraina, ma il progetto è controverso e deve superare le perplessità della BCE e le ritrosie di alcuni stati membri.
