Ucraina, Tajani: “Zelensky rimane nostro interlocutore”. Crippa: “Trump unico che lavora per pace”
Tajani, parlava in risposta alle ultime dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Trump aveva definito il capo del governo ucraino, Selenskyj, “un dittatore” e aveva addossato a lui la responsabilità dell'invasione russa del Paese, iniziata nel 2022. Secondo Tajani, ciò ha cambiato la sua posizione e la posizione del governo italiano, aprendo la possibilità di un tavolo di trattativa per porre fine al conflitto.
Tajani ha anche espresso la sua opinione che il presidente Trump sia l'unico uomo nel mondo che stia cercando di favorire la pace tra Russia e Ucraina, ma non ha commentato le specifiche affermazioni di Trump, lasciando a Biden l'onere di difendere la sua politica sulla guerra in Ucraina.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso un giudizio diverso: secondo lui, Trump ha fatto più per la pace in un mese che Biden in due anni. Questa affermazione è condivisa nel governo.
Tajani ha anche sottolineato la importanza delle relazioni transatlantiche e ha affermato che l'Europa e gli Stati Uniti debbono lavorare insieme per garantire la sicurezza dell'Europa. Ha anche ribadito il sostegno al diritto internazionale e al presidente legittimo dell'Ucraina, Selenskyj.
Ciò nonostante, Tajani ha espresso la sua compassione per le vittime della guerra in Ucraina e ha affermato che la vita umana è prioritaria, e che non vi è niente che possa essere paragonato al risparmio di una vita umana. Ha anche affermato che il regime change in Ucraina è una condizione per la pace e che il conflitto può solo essere risolto con un tavolo di trattativa che coinvolga l'Europa, gli Stati Uniti e il Capo dell'UFo, l'Ucraina.
