UFFICIALE: IL PRIMO PAESE ABBANDONA LA NATO! ECCO COSA STA SUCCEDENDO
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UFFICIALE: IL PRIMO PAESE ABBANDONA LA NATO! ECCO COSA STA SUCCEDENDO

UFFICIALE: IL PRIMO PAESE ABBANDONA LA NATO! ECCO COSA STA SUCCEDENDO

Il primo ministro della Slovacchia, Robert Fico, ha sollevato una questione fondamentale sull'interesse dei cittadini europei a rimanere membri della NATO. Fico afferma che la Slovacchia potrebbe lasciare l'alleanza e adottare un modello di neutralità, una dichiarazione calcolata e non una semplice provocazione. Questa affermazione è arrivata alla vigilia di un vertice della NATO e solleva interrogativi sulla reale utilità della spesa per la difesa e sulla possibilità che l'industria della guerra sia un business che crea panico per poi offrire soluzioni a caro prezzo.

La spesa mondiale per la difesa ha superato i 2 trilioni e mezzo di dollari nel 2024, con il 40% di questa cifra sostenuta dai paesi membri della NATO. Fico si chiede quanta parte di questa spesa sia realmente necessaria per fronteggiare minacce reali e quanta sia solo finalizzata a mantenere viva un'industria miliardaria basata sulla paura. Per la Slovacchia, aderire agli standard della NATO significherebbe investire oltre il 3,5% del PIL nella difesa, più un altro 1,5% per infrastrutture a doppio uso, con un costo di oltre 7 miliardi di euro. Ciò comporterebbe tagli alla spesa sanitaria, al congelamento degli stipendi degli insegnanti e alla cancellazione di sovvenzioni per pensionati e famiglie.

La scelta è quindi brutale: più armi o più ospedali, più carri armati o più asili. Fico non nega l'esistenza di minacce, ma si chiede perché la Slovacchia debba continuare a pagare per uno spettacolo geopolitico in cui i piccoli paesi sono costretti a seguire le decisioni dei grandi. La richiesta di di portare la spesa militare al 5% del PIL per la Slovacchia significherebbe un ulteriore salasso che supererebbe l'intero bilancio per l'istruzione.

Fico definisce questa imposizione come “terrorismo finanziario” e afferma che la NATO sta diventando un sistema di drenaggio economico che non garantisce più sicurezza sociale, ma impone sacrifici lineari su tutta l'Europa orientale. La Slovacchia non è sola in questo pensiero e altri paesi come Ungheria e Bulgaria sono già in fermento. La domanda di Fico è potente e l'Europa non può più ignorarla: vogliamo restare dentro un sistema che non ci garantisce libertà di scelta né flessibilità democratica? La vera domanda è se l'obiettivo del 5% del PIL per la spesa militare non sia una trappola che lega tre futuri cicli elettorali a una decisione presa oggi senza alcun dibattito parlamentare.


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