ULTIM'ORA ALESSANDRO IMPAGNATIELLO È STATO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO ANCHEI N APPELLO: LA DECISIONE
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ULTIM'ORA ALESSANDRO IMPAGNATIELLO È STATO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO ANCHEI N APPELLO: LA DECISIONE

ULTIM'ORA ALESSANDRO IMPAGNATIELLO È STATO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO ANCHEI N APPELLO: LA DECISIONE

Alessandro Impagnatiello, un uomo di 32 anni, è stato condannato all'ergastolo in appelto per l'omicidio della sua fidanzata incinta, Giulia Tramontano, che è stata accoltellata 37 volte il 27 maggio 2023 nell'appartamento di Senago, a .

La Corte d'Assise d'Appello di ha confermato la sentenza di primo grado, emessa il 25 novembre 2024, riconoscendo l'aggravante della crudeltà, ma non quella della premeditazione. La difesa di Impagnatiello aveva sostenuto che l'azione fosse stata maldestra e non pianificata, nonostante i tentativi precedenti di avvelenamento.

La caduta dell'aggravante della premeditazione ha suscitato sorpresa tra i presenti in aula, in particolare nella madre della vittima. La sentenza di condanna all'ergastolo è stata confermata, come richiesto dalla procura, in considerazione della gravità del delitto e della crudeltà con cui è stato commesso.

Il caso ha suscitato grande impressione e sdegno nell'opinione pubblica, sia per la brutalità dell'omicidio che per la giovane età della vittima, che era incinta al momento del delitto. La famiglia di Giulia Tramontano ha espresso soddisfazione per la conferma della condanna, ma ha anche espresso disappunto per la mancata riconoscimento dell'aggravante della premeditazione.

La vicenda giudiziaria di Alessandro Impagnatiello è stata caratterizzata da una serie di fatti estremamente gravi, che hanno condotto alla sua condanna. La procura aveva richiesto la condanna all'ergastolo, sostenendo che l'imputato aveva agito con premeditazione e crudeltà, e che il delitto era stato commesso con una gravità estrema.

La difesa, invece, aveva sostenuto che l'azione fosse stata maldestra e non pianificata, e che l'imputato non aveva avuto l'intenzione di uccidere la sua fidanzata. Tuttavia, la Corte d'Assise d'Appello ha riconosciuto l'aggravante della crudeltà, considerando che l'omicidio era stato commesso con una violenza estrema e che la vittima era stata sottoposta a un trattamento inumano.

La condanna all'ergastolo è stata confermata, in considerazione della gravità del delitto e della crudeltà con cui è stato commesso. Il caso di Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano è un esempio estremamente grave di violenza di genere, e ha suscitato grande impressione e sdegno nell'opinione pubblica. La vicenda giudiziaria è stata caratterizzata da una serie di fatti estremamente gravi, che hanno condotto alla condanna dell'imputato.


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