ULTIM'ORA AUTISTA DI BUS MASSACRATO DA BABYGANG: AVEVA CHIESTO LORO DI ALLONTANARSI – PARMA
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ULTIM'ORA AUTISTA DI BUS MASSACRATO DA BABYGANG: AVEVA CHIESTO LORO DI ALLONTANARSI – PARMA

ULTIM'ORA AUTISTA DI BUS MASSACRATO DA BABYGANG: AVEVA CHIESTO LORO DI ALLONTANARSI – PARMA

L'ultima ora dell'autista di autobus massacrato da un gruppo di adolescenti a Parma. Il drammatico episodio avvenuto alla fermata dell'autobus ha suscitato scalpore e indignazione. L'autista, dipendente dell'azienda di trasporto pubblico Tep di , racconta di essere stato accerchiato da una “baby gang” apparentemente ansiosa di instaurare una rissa.

«Avevo chiesto loro di allontanarsi, ma uno di loro mi ha colpito al volto con un pugno e poi mi hanno ferito alla testa con una bottiglia», ha dichiarato l'autista, ricordando il momento dell'aggressione. Fortunatamente, alcuni carabinieri in borghese erano presenti sulla scena e si sono immediatamente uniti all'inseguimento dei ragazzi, riuscendo a fermare uno di loro.

Gli altri membri del gruppo hanno lasciato sul posto l'autista e sono fuggiti, ma la loro azione è stata catturata da un che è diventato rapidamente sui social media e dai media locali. L'autista, pur ferito, ha affermato di stare bene, ma ha dovuto recarsi in pronto soccorso per le cure e poi dai carabinieri per la denuncia.

L'uomo ha espresso amarezza per l'aggressione e l'impossibilità di lavorare per alcuni giorni a causa dei danni fisici. «Sono molto amareggiato oltre alla violenza, mi hanno impedito di lavorare», ha dichiarato. I carabinieri hanno avviato un'indagine per identificare i responsabili e comprendere meglio i dettagli dell'aggressione.

L'episodio è stato denunciato con forza da tutti coloro che hanno seguito la vicenda, a partire dalle autorità locali e dalle organizzazioni sindacali. Il sindaco di Parma ha espresso disappunto e preoccupazione per l'accaduto e ha chiesto alle autorità di agire con fermezza per punire gli aggressori.

L'autista ha chiesto anche la collaborazione della comunità per sensibilizzare i giovani sulla importanza di evitare comportamenti aggressivi e di rispetto per le persone. Il caso dell'autista aggredito è un forte segnale di una società che deve ribadire il valore della nonviolenza e della pace.

In attesa dell'esito dell'indagine, il caso ha suscitato una ampia discussione sulla cultura della violenza e della rissa, che appare sempre più preoccupante in alcuni quartieri. L'autista, nel frattempo, riprende il lavoro, ma con il segno dei traumi che gli ha lasciato l'aggressione. È un racconto doloroso, ma anche una chiamata alla coscienza sulla necessità di cambiare il modo di vivere e di relazionarsi.


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