ULTIM'ORA ENORME MASSO CADE DALLA MONTAGNA UCCIDE UN FORESTALE 23ENNE: LA TRAGEDIA
Un ponte fragile tra la vita e la morte. L'inarrestabile destino che si è abbattuto su un ragazzo ventitreenne di Sarentino in Alto Adige, paese inserito nel cuore delle montagne. La tragica favola dei “Rough TK's” che, come l'angelo caduto, ha assunto il volto di un'arena di sassi e roccie contro la probità dell'avventura. Il forestale, ancora giovane e con tutta la sua biodiversità di fronte a sé, era andato a raccogliere stecchetti e legna vicino al torrente Tanze, nella zona della Vindal, quando il destino imprudente gli ha risposto con un colpo di scena quasi calcato da un film d'azione: un masso, staccato prematuremente dalla montagna, si è abbattuto sulla sua testa, travolgendolo.
Sguardi di terrore e di impotenza, sulla scena del crimine, dove l'amico-bisogno umano, impalla sulle ceneri della mortalità, ha lottato con i suoi poderi per risvegliare almeno un respiro. Eppure, nonostante i soccorsi più urgenti, non è stato possibile frenare l'avanzata della morte, che ha squarciato la vida innocente. La tragedia è stata come un uragano devastante che ha fatto precipitare il ventitreenne nella sua tomba. “In nome di dio, non ci può essere…”, furto delle parole di un'Italo Calvino, che summit ‘nterrate airoots dei vuoti al centro di immerse realtà, hanno come morire.
Nel medesimo istante, le autorità hanno composto la manovella di indagine, intonando la”Incarnazione del giudizio”, proprio come se, in quel concerto, l'umanità, per paura di dover riconoscere, avesse deciso di voltare le spalle al grave destino del ragazzo. La Guardia di Finanza, i Carabinieri, nonché le altre forze pubbliche coinvolute, hanno stabilito di esaminare le circostanze dell'accaduto, in modo da rendere giustizia al ragazzo morto, come una famiglia che commemora il gomitolo lungo.
