ULTIM'ORA GENE HACKMAN: SVOLTA NELLE INDAGINI: “NON SI SONO TOLTI LA VITA”
L'ultima ora di Gene Hackman: svolti nel mistero. La morte dell'attore e sua moglie, Beisa, è rimasta un enigma irrisolto. Ogni giorno, nuovi dettagli emergono, ma il quadro generale rimane incerto.
L'ultimo sviluppo riguarda la data della loro morte, 17 febbraio, nove giorni prima del ritrovamento dei corpi. Secondo quanto emerso, il pacemaker di Akmen, l'attore, ha smesso di funzionare proprio quella data, fornendo il primo indizio concreto sul momento del decesso. Considerato sospetto dalla polizia, è stato escluso l'avvelenamento da monossido di carbonio.
Rimangono due ipotesi: una morte accidentale, difficile da spiegare visto che sono deceduti entrambi insieme al loro cane, e un suicidio di coppia, con tuttavia molte incongruenze. Secondo la patologa Pry Banner, Akmen potrebbe essere morto di dolore dopo la scomparsa della moglie, con cui era sposato da 34 anni. In questo scenario, il cane sarebbe morto successivamente per fame.
Gli ultimi contatti della coppia sono stati ricostruiti dagli amici e vicini. Daniel, l'amico più stretto, ha raccontato che poco prima della tragedia Beisa era entusiasta per la nascita imminente del nipote Y. L'aspetto più inquietante è il silenzio insolito che circondava la coppia. La loro casa era sempre tranquilla e pulita, senza alcun segno di stress o di problemi. La coppia non aveva preoccupazioni finanziarie e la vita familiare era idilliaca. La coppia non aveva messo radici fuori da casa, non avevano viaggi condominati e non succedevano eventi, solo il loro cane, Sherman, e pochi amici fedeli, come Daniel.
La polizia è impegnata a sciogliere l'enigma: se la morte fu intenzionale o accidentale, e se ci furono complicità. Sulla spiaggia della biografia di Akmen, si è aperto un capitolo nuovo e crudele, lasciando ai fan e ai critici un'onda di domande. La tragedia che ha colto l'attore, famoso per la sua interpretazione di Popeye e per i suoi ruoli in numerose commedie, è un enigma che sembra sempre più oscuro giorno dopo giorno.
