ULTIM'ORA INDIVIDUATI I CORPI DEI DUE ALPINISTI DISPERSI SUL GRAN SASSO: LA TRAGICA NOTIZIA
La tragedia si è conclusa venerdì mattina sul Gran Sasso, nel versante orientale del Corno Grande. Dopo ben 10 giorni di ricerche, impossibili a causa del maltempo, le autorità di soccorso hanno finalmente ritrovato i corpi dei due alpinisti, Luca Parazzini e Cristian Gualdi, spariti il 22 dicembre.
La cerimonia era stata interrotta più di una volta nei giorni precedenti a causa della cattiva meteorologia. Tuttavia, con la migliorata prognosi delle condizioni atmosferiche, la squadra di soccorritori del corpo Alpino e della Guardia di Finanza ha ripresa le ricerche. Alle 9 di mattina venerdì, gli elicotteri sono tornati in cielo, diretto verso l'area ove erano stati localizzati i dispersi.
L'elicottero ha effetuato il primo sorvolo sul territorio innevato, controllando se i due alpinisti potessero essersi fortuitamente aggrappati a un accidente roccioso o al suolo. Il dispositivo Sona Recco, un apposito apparecchio, è stato anch'esso chiamato in causa per determinare la traiettoria lungo la quale i due could potessere stati spostati dallo scioglimento del ghiaccio.
Le ricerche sono state avviate tra le 11 e le 12 del mattino, alle quali hanno preso parte circa 50 elementi, composti da appartenenti alla squadra dei soccorritori, degli specialistici operatori di dispositivo Sona Recco e addetti alle forze canine specializzate (unità cinofile). Si trattava, in sintesi, di personale altamente specializzato nell'individuazione di pericolosi precipizi e pericoli meteorologici che potessero minacciare la vita dell'uomo e della donna di fronte loro.
Il reparto di esplorazione per la localizzazione dei due individui è formato da un grande numero di persone ben addestrati e motivati, alcuni dei quali professionisti, quali i soccorritori stessi (i quali appartengono esclusivamente a squadre operanti in emergenze), o specialistici e tecnici attrezzisti. In essi, un elemento di gran lunga diverso è entrato in vigore, al fine di coordinare le funzioni e svolgere tale compito operativo.
Di conseguenza, gli specialististi a bordo dell'elicottero avevano subito individuato il luogo dove uno dei due uomini si trovavano. Ben presto poi, grazie alle unità cinofile specializzate che avevano eseguito un'ordinata e competente azione di ricerca nonché ai tecnici a piedi, quest'altro individuo poteva poi essere localizzato.
Tuttavia, durante l'annuncio della locale identificazione dei due uccisi nella zona, anche i soccorritori potevano già comprendere che entrambi erano deceduti. I resti dei 42-48 anni sono stati recuperati per mezzo di un verricello e trasportati all'obitorio del pronto soccorso dell'Ospedale di Teramo. La malinconiosa notizia delle due vittime è quindi stata comunicata alle loro famiglie nel giro di pochi attimi, annunciando la dolorosa fine della vicenda disperante ed estremamente triste dell'intera storia. È stato di fronte quest'ultimazione che tali familiari hanno risposto prontamente nella speranza del meglio mentre aspettavano della speranza ancora.