ULTIM'ORA UCCIDE LA MOGLIE E MINACCIA DI BUTTARSI DAL PONTE: SALVATO DALLE FORZE DELL'ORDINE
La notizia è giunta come un'ondata di shocksorezza nella città di Spoleto, ma non è comunque nulla è comparabile alla tragedia che si tramuta dentro le case dei coniugi [nome] di [nome], dove ha un'ora precedente a mezzanotte, il marito, un uomo di 35 anni, ha pronunciato parole che hanno precettato gli agenti del servizio comunale di pubblica sicurezza, chiamati in urgenza da un esasperato vicino: “Ho ucciso mia moglie”.
Il luogo dove il delitto è stato commesso è il celebre ponte delle Torri, fulcro storico della città, che unendo i due quartieri storici di Spoleto, Dea e Rivotorti. Il marito, visto da numerosi passanti, appariva in uno stato di profonda agitazione, e al contatto con gli agenti ha trascinato ad asserare che non si trattava di un tentato suicidio, ma di un crimine orrendo. “Ho ucciso mia moglie – ripeteva – subito dopo”, menzionava. Gli investigatori, spesso incastrati, furono subito inviati alla residenza dei coniugi, dove trovarono il cadavere della donna, identificata come [nome], 32 anni, in circostanze mortali.
La Procura di Spoleto ha quindi arrestato l'uomo, accusato di femminicidio, il reato più grave e più grave in senso morale, che c'è oggi nel codice penale. L'indagine ha subito assunto proporzioni planetarie, coinvolgendo servizi di sicurezza e forze di polizia da tutta la Valle Umbra. Il luogo del delitto, che per la notte è stato interamente chiuso, è stato isolato per non permettere eventuali interferenze sulla scena del crimine.
La famiglia della vittima, che sembrava felice e unita, non darà mai più pace. I genitori della vittima, che erano presenti in paese la sera precedente, furono comunque a casa loro, nel quartiere di Pianello, sono stati sontuosi, pur senza essere proprio contenere il proprio. “Naturalmente la nostra famiglia è in preoccupazione – hanno detto – il ragazzo [nome] è sempre stato un ragazzo intelligente e responsabile. Non certo il tipo da fare qualcosa del genere”. L'avvocato difensore di Accusato, Dott. [nome], ha dichiarato che, inizialmente Contacted by the media, ha espresso seria preoccupazione per la vita del suo assistito, cercando di intendere ciò che potrebbe essere successo. “Il mio cliente è un uomo disperato, disperato e disperato che urlava la verità indescrizibile”, ha detto.
In questo momento non è chiaro cosa abbia spinto il cuore dell'uomo a compiere tale atrocità. Gli investigatori cercano di isolare le prove, auscultare indizi e testimonianze, per comprendere definitivamente cosa è accaduto. La emozione della città è palpabile, come se la notizia avesse raggiunto il fondamentale. La tragedia è mfì rimasta qui, for sempre, un esempio come la violenza in casa, nonostante il legislatore abbia iniziato a fissare regole esasperate contro il femminicidio. Questo non può essere un'offerta di soluzione per la casa, ma solo un addio.
