Un amore contrastato e un giallo, i libri in carcere di Filippo Turetta
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Un amore contrastato e un giallo, i libri in carcere di Filippo Turetta

Il detenuto Filippo Turetta ha ottenuto dei libri dalla biblioteca della casa circondariale di Verona Montorio, dove è detenuto per l'omicidio della sua ex fidanzata . Turetta aveva chiesto dei libri per passare il tempo in cella, e la sua richiesta è stata accolta. Tra i libri che gli sono stati dati in prestito c'è il romanzo “La figlia del capitano” di Aleksandr Puškin, che narra di un amore difficile tra due giovani e delle molte difficoltà che devono affrontare. Inoltre, Turetta ha avuto anche in prestito un giallo scritto da Agatha Christie.

“La figlia del capitano” è un romanzo di Puškin che racconta la storia di un amore complicato tra due giovani. La trama ruota intorno alla figlia di un capitano dell'esercito russo, Maria, e al suo innamoramento per un giovane ufficiale. Tuttavia, Maria viene promessa in sposa a un altro uomo e questo crea numerosi ostacoli per la loro relazione. Il romanzo esplora il tema dell'amore impossibile e delle difficoltà che i protagonisti devono affrontare per poter essere insieme.

Inoltre, Turetta ha ottenuto anche un giallo scritto da Agatha Christie. L'autrice inglese è nota per i suoi romanzi di mistero e suspense, che spesso coinvolgono delitti intricati e complessi. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e sono amati dai lettori di tutto il mondo. Non è specificato quale sia il titolo del giallo che Turetta ha ricevuto, ma è probabile che sia uno dei capolavori di Christie, come “Dieci piccoli indiani” o “Assassinio sull'Orient Express”.

È interessante notare che Turetta abbia scelto sia un romanzo classico russo che un giallo di un'autrice inglese. Queste scelte letterarie possono essere interpretate come un modo per evadere dalla realtà della vita in carcere e per immergersi in mondi fantastici e misteriosi. I libri possono offrire un'opportunità di evasione e di svago per chi è confinato in cella, consentendo loro di viaggiare attraverso le parole e immergersi in storie avvincenti.

In conclusione, il detenuto Filippo Turetta ha ottenuto in prestito dalla biblioteca della casa circondariale di Verona Montorio il romanzo “La figlia del capitano” di Aleksandr Puškin e un giallo di Agatha Christie. Questi libri gli offrono un'opportunità di evasione dalla realtà della vita in carcere e di immergersi in storie avvincenti e misteriose.

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