“Un terremoto di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti”. La rassegnazione civile dell'Italia
Parlando durante un'assemblea pubblica a Pozzuoli, al capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, è stato chiesto: “Cosa fate in caso di una scossa di magnitudo cinque?”. “La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”, ha risposto Ciciliano. “Questa – ha aggiunto – è la prassi nelle attività di Protezione Civile”. La cosa davvero triste è che il capo della Protezione Civile ha ragione. Questo è ciò che accade normalmente in Italia con una scossa di magnitudo 5. Tuttavia, non è quello che avviene nei Paesi moderni. In Giappone, per esempio, una scossa di magnitudo 5 è a malapena avvertita e presa in considerazione dalla popolazione. Negli uffici nipponici, con un terremoto del genere, si continua a lavorare. Qui, invece, nella…