“Un Vaticano, c'è solo un Vaticano!”: i cori da stadio per il prete goleador don Francesco
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“Un Vaticano, c'è solo un Vaticano!”: i cori da stadio per il prete goleador don Francesco

Il prete goleador: la storia unica di don Francesco Ametta

La notizia è già diventata sul web: il sacerdote don Francesco Ametta, 29 anni, viceparroco di San Martino in Rio, nel reggiano, si è preso le pagine dei quotidiani e i post di Cronache di spogliatoio per la sua storia unica. La domenica, don Francesco celebra la messa, poi sveste la tunica per indossare maglietta e scarpini e fare l'esterno d'attacco in Promozione. E mercoledì 11 settembre è diventato il primo prelato in Italia a segnare un gol in una partita ufficiale, nel match di Coppa Italia Promozione tra Sammartinese e Bagnolese.

La storia di don Francesco è incredibile. A 19 anni, il Signore gli ha mandato una convocazione importante, e ha deciso di entrare in seminario per sette anni e di lasciare il calcio agonistico. Tuttavia, durante il suo periodo da seminarista, ha continuato a giocare in alcuni tornei. Dopo essere stato ordinato sacerdote nel 2022, don Francesco è stato mandato a San Martino in Rio come viceparroco. L'anno scorso, ha chiesto se poteva allenarsi con la Sammartinese, solo per mantenere la forma. Quest'anno, invece, ha iniziato subito e si è visto tesserato. Mercoledì non pensava nemmeno di giocare, ma ha fatto 90 minuti e ha pure segnato il suo primo gol da sacerdote.

Il gol di don Francesco è stato un preciso diagonale di destro con il pallone nell'angolo basso sul secondo palo, come riportato dal report della Sammartinese su . Sebbene non abbia portato la squadra a vincere il match (sconfitta per 3-2), il viceparroco è entrato negli annali. Prima di lui, soltanto Jose Manuel Basurco, un presbitero spagnolo, aveva segnato un gol in Coppa Libertadores con la maglia del Barcellona de Guayaquil, contro l'Estudiantes, negli anni '60.

Don Francesco resta con i piedi per terra e non si lascia andare alla gloria del gol. La messa per lui è il cuore della domenica, ma se avrà tempo, andrà anche a giocare. Ha sempre giocato a buon livello da ragazzino nei dintorni di Reggio Emilia, ma a 19 anni ha ricevuto la convocazione più importante dal Signore e ha deciso di entrare in seminario.

Il viceparroco non abbandona il suo compito neanche di fronte agli avversari. Quando sente qualcuno bestemmiare in campo, lo riprende. Ma devo ringraziare i ragazzi perché sono tutti molto rispettosi, ha detto. Il calcio è un luogo di incontro e anche questa la considero una missione pastorale. È una grande metafora di vita, le difficoltà si affrontano in gruppo come una comunità. Gli avversari in campo come si comportano? Chi sa che sono un prete spesso, magari per recriminare un fallo, mi dice: tu non puoi dire le bugie….

Don Francesco conclude la sua intervista con un appello ad un sammartinese più celebre, ovvero l'ex calciatore di Inter, Fiorentina e Nazionale Lele Adani. Non lo conosco, ma vorrei venisse ad incontrare i suoi giovani compaesani della nostra parrocchia. Adani è originario di Correggio, il comune capodistretto dell'Unione Pianura Reggiana, un comprensorio a cui appartiene anche il comune di San Martino in Rio. Chissà se l'autore di Facciamo calcio riuscirà mai ad incontrare il sacerdote con il fiuto del gol.

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