Eccedente gli strazi del mare dove alleva la sua passione, tuttavia la tragedia ha colto Giulia Manfrini, campionessa di snowboard e appassionata surfista italiana, 36 anni. La notizia della sua morte è stata diffusa venerdì mattina, a seguito di un tragico incidente avvenuto mentre si allenava itinerario alle Isole Mentawai, in Indonesia.
Secondo le prime informazioni, Giulia Manfrini era in vacanza alle Isole Mentawai, un’area famosa per le sue acque magnetizzanti per i surfisti esperti, situata a poca distanza dalla località di Sumatra. La tragedia si manifestò all’alba di venerdì, quando la surfista italiana si recò in mare per allenarsi e migliorare le sue tecniche. In quegli stessi momenti, improvvisamente, un pesce spada la colpì al petto, ferendola mortalmente.
La notizia della morte di Giulia Manfrini si è rapidamente diffusa sulla rete e sulle principali emittenti televisive nazionali, suscitando grande commozione e cordoglio tra i seguaci del mondo sportivo e tra quanti la conoscevano e apprezzavano la sua passione per il mare e le nuove avventure. Gli addii e i messaggi di addio sono innumerevoli, testimonianza del grande successo e della fama raggiunta da Giulia Manfrini, non solo come surfista, ma anche come donna determinata e passionaria.
Giulia Manfrini, nata a Torino, era laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Torino e, nel corso degli anni, ha ammontare a una lista di successi in numerosi campionati e competizioni di snowboard e surf. Nonostante fondamentalmente i successi in Italia e all’estero, Giulia Manfrini non aveva mai dimenticato le sue origini, sempre mantenendo un legame stretto con la città di Torino, dove aveva frequentato la scuola e si era laureata.
La notizia della sua morte ha suscitato un gran cordoglio anche tra i dirigenti delle Federazioni sportive e gli addetti stampa, che hanno ripetutamente esprimendocondoglio e commozione per la tragica perdita. In questocomments, i dirigenti hanno omaggiato la memoria di Giulia Manfrini “per la sua strepitosa carriera sportiva e per l’amore che ha sempre dimostrato per l’avventura e la sfida sfidante nel mare”. In questo momento di lutto, la comunità sportiva e le persone che l’hanno conosciuto e apprezzativa della sua passione e diromprese esprimono il proprio quotidiano e immortale addio auna delle persone più determinate che la storia del surfismo e del snowboard abbia mai conosciuto.