Una petizione per rendere l’aborto più accessibile nell’Ue
Una petizione per rendere l’aborto più accessibile nell’UE ha raggiunto oltre un milione di firme. L’iniziativa “My Voice, My Choice” (La mia voce, la mia scelta) chiede alla Commissione europea di creare un meccanismo di finanziamento per garantire l’accesso sicuro e economico all’interruzione volontaria di gravidanza.
La petizione, presentata alla Commissione europea, sottolinea la difficile situazione delle donne in Europa a cui è negato l’accesso all’aborto. In 25 paesi membri dell’UE, l’aborto è legale o depenalizzato, ma le leggi variano notevolmente. Il periodo di attesa per l’aborto va dalle 10 settimane in Portogallo alle 24 nei Paesi Bassi.
Solo la Polonia e Malta hanno leggi molto restrittive sull’aborto. In Polonia, l’aborto è consentito solo in caso di stupro o pericolo per la vita della madre, mentre a Malta è consentito solo in caso di pericolo per la vita della madre.
La Commissione europea ha tempo fino a marzo per decidere se dare seguito alla petizione. Tuttavia, l’organismo ha precisato che l’iniziativa non mira a creare un diritto europeo generalizzato all’aborto.
