una vita melandrina! pino corrias: dal maxxi a pinault, ritrattone di giovanna melandri
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una vita melandrina! pino corrias: dal maxxi a pinault, ritrattone di giovanna melandri

una vita melandrina! pino corrias: dal maxxi a pinault, ritrattone di giovanna melandri

Il bagliore imprenditoriale e mondano di Giovanna Melandri, ex esponente di spicco della sinistra italiana, viene messo in risalto in questo articolo. Melandri è stata recentemente nominata nel consiglio di amministrazione di Kering, l'impero di Francois-Henri Pinault, conosciuto come il re del lusso. L'autore sottolinea che mentre la destra sembra essere ancora presente e attiva, la sinistra sembra essere scomparsa.

L'articolo inizia descrivendo l'origine di Melandri, nata a New York da una famiglia di dirigenti della Rai. Cresciuta nel quartiere Balduina a , Melandri ha frequentato scuole prestigiose, come il liceo bilingue delle suore Mantellate Serve di Maria. Nonostante l'ambiente privilegiato, Melandri si è sviluppata come una persona laica, combattiva e femminista.

Dopo aver frequentato l'università e realizzato una tesi di laurea sul turbocapitalismo di Ronald Reagan, Melandri ha deciso di entrare in e si è iscritta al Partito Democratico della Sinistra (PDS), diventando immediatamente parte della sua direzione grazie all'appoggio di Walter Veltroni, suo mentore e amico d'infanzia. Durante la sua carriera politica, Melandri è stata la ministra della Cultura nel governo D'Alema e successivamente nel governo Prodi, dove ha avuto modo di partecipare alla celebrazione della vittoria della Nazionale italiana di calcio nel 2006.

Durante la sua carriera politica, Melandri è stata oggetto di critiche e ostilità, sia per il suo coinvolgimento nel mondo del cinema che per il suo impegno nel calcio. L'Aurelio De Laurentiis, produttore di film italiani, l'ha accusata di aver distrutto prima il cinema e poi il calcio. Nonostante le critiche, Melandri è stata una presenza costante nei mondi elitari in cui si muoveva, come dimostrano il bacio paparazzato con il musicista Nicola Piovani e il ballo al Billionaire di Malindi, il cafonal di .

Nonostante le critiche e l'ostilità, Melandri ha cercato di portare avanti i suoi progetti, come dimostra la sua gestione del Maxxi, il museo di arte contemporanea di . Ha ottenuto finanziamenti importanti da grandi sponsor come l'Eni e Bulgari, ma la sua gestione del museo ha suscitato critiche. Dopo anni di lavoro al Maxxi, Melandri decide di passare alla business class del lusso, entrando a far parte del consiglio di amministrazione di Kering.

L'autore conclude l'articolo sottolineando che Melandri sembra aver preso le distanze dal Partito Democratico, dichiarando di guardarlo da lontano. Questa scelta sembra essere in linea con il suo approccio elitario e distante dai problemi della popolazione.

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