‘un’armata brancaleone’- giusti fa a pezzi la commissione cinema nominata dal ministro giuli…
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‘un’armata brancaleone’- giusti fa a pezzi la commissione cinema nominata dal ministro giuli…

Marco Giusti, giornalista e scrittore italiano, ha scritto un articolo per Dagospia, in cui critica la composizione della commissione cinema designata dal neo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. La commissione, composta da 15 membri, è stata accusata di essere un “fritto misto” di esponenti politici di centro destra, alcuni dei quali sono ignari della cultura e dell'arte, mentre altri sono nomi noti che sono stati scelti per la loro fama e non per le loro competenze specifiche.

Giusti inizia il suo articolo notando che la commissione è stata designata dal neo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che è un “neo laureando” e non ha esperienze significative nel campo della cultura. Il giornalista sostiene che la scelta dei membri della commissione è stata guidata più dalle esigenze politiche che dalle esigenze culturali.

La lista dei membri della commissione è un “fritto misto” di esponenti politici di centro destra, alcuni dei quali sono noti per la loro ignoranza sulla cultura e l'arte. Ad esempio, c'è il senatore di Forza Italia, Arieccoli, che non ha mai dimostrato alcun interesse per la cultura e l'arte. Altri membri della commissione sono noti per la loro scarsa conoscenza del settore, come il senatore di Fratelli d'Italia, Gennaro Sangiuliano, che ha espresso pubblicamente opinioni ignoranti sulla cultura e l'arte.

Inoltre, Giusti sostiene che la commissione è composta da pochi nomi noti che sono stati scelti per la loro fama e non per le loro competenze specifiche. Ad esempio, c'è il regista Marco Bellocchio, che è noto per il suo lavoro nel cinema, ma non ha alcuna esperienza nel campo della cultura e dell'arte. Altri membri della commissione sono noti per la loro attività nel mondo del cinema, come il produttore Alessandro Rossi, che ha prodotto film come “La vita è bella” e “Il Postino”, ma non ha alcuna esperienza nel campo della cultura e dell'arte.

Giusti conclude il suo articolo sostenendo che la commissione cinema designata dal neo Ministro della Cultura è un esempio di come la possa influire sulla cultura e sull'arte. La commissione, sostiene il giornalista, è composta da persone che non hanno alcuna esperienza e competenza nel campo della cultura e dell'arte, e che sono state scelte solo per la loro fama e non per le loro capacità. Giusti conclude che la commissione cinema è un esempio di come la possa compromettere la cultura e l'arte, e che è necessario cambiare il modo in cui vengono selezionati i membri delle commissioni culturali.

In sintesi, l'articolo di Marco Giusti è un attacco alla composizione della commissione cinema designata dal neo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Il giornalista sostiene che la commissione è un “fritto misto” di esponenti politici di centro destra, alcuni dei quali sono ignari della cultura e dell'arte, mentre altri sono nomi noti che sono stati scelti per la loro fama e non per le loro competenze specifiche. Giusti conclude che la commissione cinema è un esempio di come la politica possa compromettere la cultura e l'arte, e che è necessario cambiare il modo in cui vengono selezionati i membri delle commissioni culturali.

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