Come si può prendere sul serio l’Africa? Un’associazione no-profit della Tanzania addestra topi grandi quanto gatti per contrastare il crimine
In Africa, il problema del commercio illegale di fauna selvatica è endemico. Secondo stimazioni, il mercato nero della fauna selvatica africana vale circa 23 miliardi di dollari all’anno, posizionandosi come la quarta più grande industria di commercio illegale al mondo, dietro prodotti contraffatti, farmaci ed esseri umani. Come possono quindi le associazioni no-profit come la Apopo, con sede in Tanzania, lottare contro questo problema?
La risposta è trovare soluzioni creative e innovative, come addestrare i topi a fiutare le mine anti-uomo, i sopravvissuti tra le vittime di crolli o disastri naturali e adesso anche a contrastare il traffico di animali selvatici.
Il vicepresidente dei crimini contro la natura e della difesa delle politiche del WWF US, Crawford Allan, afferma che "la fauna selvatica è considerata una merce a basso rischio" e che "la criminalità organizzata sa che c’è un vero punto debole nei metodi di rilevamento di porti, scali marittimi e aeroporti, in particolare in Africa". Per questo, i trafficanti nascondono i prodotti della fauna selvatica in vari modi, come ad esempio tingendo l’avorio per farlo sembrare legno o nascosto in carichi di prodotti agricoli.
In questo contesto, i topi diventano protagonisti. La ricerca condotta da Apopo e pubblicata su Frontiers in Conservation Science ha dimostrato che i ratti sono stati addestrati con successo a fiutare zanne di elefante, corna di rinoceronte, squame di pangolino e acacia africana. Una volta addestrati, questi topi sono in grado di individuare queste sostanze illegali nascoste tra le merci, come ad esempio nel combustibile o nel legname.
I topi hanno anche un vantaggio rispetto ai cani, come ad esempio nel caso in cui siano necessarie esplorazioni in spazi limitati o in container densamente affollati, dove i cani potrebbero avere difficoltà a muoversi. "I ratti sono molto piccoli e agili, hanno la meglio in queste situazioni", commenta Crawford Allan.
La lotta contro la criminalità organizzata che infestava il mercato della fauna selvatica in Africa è quindi solamente all’inizio. Ma con l’aiuto di associazioni no-profit come la Apopo e la loro straordinaria dotazione di topi-all’occhio, possiamo essere ottimisti sul futuro di questo paese e sulla possibilità di porre fine a questo commercio illecito.