“Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato un'intervista a La Stampa, in cui ha espresso dubbi sulla sua permanenza al vertice del club granata. “Non scommetterei sulla mia presenza al Torino anche l'anno prossimo”, ha affermato il presidente, suggerendo che il suo futuro nel club è oscuro.
Cairo ha confessato di aver già investito 72 milioni di dollari dei suoi soldi personali nel club, ma riconosce che potrebbe doversi arrendere se venisse investito qualcuno più ricco e bravissimo di lui. “Se arriva uno che è più bravo e ricco di me, allora io cedo”, ha detto. “Perché poi da tifoso del Toro sarò contento di vedere le meraviglie che farà questo signore ricco e bravo. Non si è ancora fatto vivo nessuno, magari lo farà… Altrimenti vado avanti”.
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Ha inoltre sottolineato come il calcio sia cambiato molto nel corso degli anni, con l'avvento dei diritti televisivi che ha prodotto un grande impatto sullo sport. “Il calcio, il suo sistema, la sua sostenibilità sono temi che hanno avuto, e hanno, un impatto diverso, molto, negli ultimi tempi”, ha affermato.
Il presidente del Torino ha anche fatto riferimento alla storia del club granata, paragonando la situazione attuale a quella del passato. “Il Bologna ci è arrivato davanti cinque volte, ma sette è rimasto dietro con Saputo che ha investito 300 milioni. E Berlusconi ha vinto la maggior parte dei suoi titoli all'inizio della lunga presidenza: 16 dall'86 al '94, tredici dal '94 al 2017”.
Cairo ha inoltre precisato che se decidesse di lasciare il Torino, il club avrebbe difficoltà a far fronte alla gestione economico-finanziaria. “Io devo competere fatturando 100 milioni di euro con chi ne fattura 400-500. Non è facile”, ha detto.
Tuttavia, il presidente granata non si preoccupa delle critiche ricevute da alcuni tifosi. “Chi mi contesta, in cuor suo, sa che se lasciassi, mi rimpiangerebbe”, ha affermato. “Altrimenti vado avanti”.