Usa, giornalista portato via di peso contesta Blinken su Gaza: “Criminale”
Durante una conversazione, due o tre persone si addentrano in una discussione sulla libertà di stampa. Improvvisamente, una delle persone inizia a lamentarsi, accusando Matt Miller di non rispondere alle sue domande e di essere ferito dalle sue parole. Il tono della conversazione si fa sempre più acceso, con la persona che protesta che Matt Miller le ha chiesto di non porre domande finché non era pronto a rispondere, ma poi non ha mantenuto la parola.
La persona inizia a rivolgere accuse a Matt Miller, affermando che Israele sta commettendo genocidio e sterminio e che egli non stia facendo nulla per bloccare questi crimini. Richiede di sapere perché Matt Miller non stia facendo nulla per fermare il massacro e l'annientamento delle case a Gaza, nonostante avessero raggiunto un accordo in maggio. Afferma anche che Matt Miller abbia compromesso il proprio credo religioso, associando il giudaismo al fascismo.
La conversazione si fa sempre più agitata, con la persona che protesta che Matt Miller stia agendo come se fosse un complice del genocidio e che non stia facendo nulla per fermare il crimine. La persona accusa Matt Miller di essere stato compromesso da Israele, in quanto suo padre era un lobbista per Israele e suo nonno aveva avuto un ruolo importante nel paese. Afferma che Matt Miller stia lasciando che il suo legato venga distrutto dal genocidio e che stia sorridendo attraverso tutto il crimine.
La conversazione si conclude con la persona che protesta che Matt Miller stia permettendo che il suo legato venga definito come genocidio e che stia sorridendo attraverso tutto il crimine.
