Usa, migrante espulso ingiustamente a El Salvador: Kilmar Abrego Garcia torna a casa
(LaPresse) Kilmar Abrego Garcia ha riabbracciato la sua famiglia dopo oltre 160 giorni. Il 29enne, diventato un simbolo della stretta sull'immigrazione negli Stati Uniti voluta dall'amministrazione Trump, è stato rilasciato da una prigione del Tennessee venerdì 22 agosto. L'uomo era stato espulso per errore a marzo, rinchiuso nel centro di detenzione per immigrati clandestini di El Salvador e riportato negli Usa come imposto dalla sentenza di un tribunale americano. Il governo Usa – hanno riferito gli avvocati di Abrego Garcia, intende ora espellerlo in Uganda dopo che questi ha rifiutato un patteggiamento che prevedeva l'espulsione in Costa Rica, suo paese di origine. Il giovane era stato rimandato negli Stati Uniti a giugno su ordine di un giudice, ma una volta tornato in Usa è stato arrestato con l'accusa di traffico di esseri umani. I documenti presentati in tribunale dall'avvocato di Abrego Garcia mostrano che l'amministrazione Trump ha chiesto che si presentasse lunedì in un centro di immigrazione a Baltimora e che potrebbe essere espulso nuovamente. Il segretario alla Sicurezza interna Kristi Noem ha affermato che il governo non smetterà di lottare finché non sarà fuori dagli Stati Uniti. Venerdì, Abrego Garcia è tornato dalla sua famiglia: il video diffuso dai sostenitori del ricongiungimento mostrava una stanza decorata con festoni, fiori e cartelli.
