Valencia, volontario sfida l'alluvione per consegnare midollo osseo: “Ci sarei andato anche a piedi”
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Valencia, volontario sfida l'alluvione per consegnare midollo osseo: “Ci sarei andato anche a piedi”

Valencia, volontario sfida l'alluvione per consegnare midollo osseo: “Ci sarei andato anche a piedi”

Massimiliano Napolitano, un volontario del Nucleo operativo di protezione civile dei trapianti, ha recentemente compiuto un difficile viaggio per portare un Midollo osseo a Valencia, in Spagna, zona devastata dalle alluvioni. La sua destinazione era l'ospedale, dove il trapianto di midollo osseo avrebbe potuto salvare la vita a una paziente.

Napolitano è arrivato all'aeroporto inondato, con posti di blocco preventivi che vietavano l'accesso ai taxi. Fortunatamente, ha conosciuto una coppia di spagnoli durante la prima classe e loro gli hanno offerto di accompagnararlo all'ospedale. Hanno взят il viaggio di mezza notte, superando posti di blocco e difficoltà causate dalle piogge e dal vento.

“Se non avessi trovato questa coppia, sarei arrivato a piedi” ha detto Napolitano in un'intervista. “Sono un volontario del Nucleo operativo di protezione civile, il nostro compito è quello di trasportare midollo osseo e cellule staminali ematopoietiche per aiutare coloro che sono affetti da leucemia, linfoma e altre malattie”.

Il viaggio di Napolitano è stato difficile, ma ha visto la partecipazione di un groupo di persone che, come lui, erano determinate a compiere la loro missione. “Io e i miei compagni siamo pronti a tutto per aiutare, disposti a ostacoli, a intempi”, ha detto. “Non ci siamo mai arresi, nonostante le difficoltà e il pericolo, sentendo di dover aiutare”.

La notte, Napolitano ha continuato a parlare dei suoi ultimi viaggi, tra cui un'esperienza in cui era stato costretto a prendere la strada per Tel Aviv, Israele, durante un'operazione di raccolta di cellule staminali. “L'explosione delle bombe ha provocato la線 di antis, ma noi abbiamo continuato a lavorare”.

Il voluntare ha parlato anche delle conseguenze del dissesto e del dolore causati dalle calamità naturali. “Immaginate le persone che hanno perso tutto, compresi i loro cari; questo non si può dimenticare”, ha detto. “Non sto parlando come una persona compassionevole, ma come un volontario che vede il mondo”.

Napolitano ha anche parlato del ruolo dei donatori di midollo osseo e cellule staminali. “La Protezione Civile opera da 30 anni e ha compiuto decine di migliaia di missioni senza fallire una. Il compito è chiaro: dobbiamo essere noi a risolvere il problema, rapidamente, per non compromettere la qualità delle cellule”.

Nonostante le difficoltà e il pericolo, Napolitano è doppiamente fiero della sua missione. “Non ci sono mai arresi, nonostante le difficoltà e il pericolo, sentendo di dover aiutare”.


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