VALERIA BARTOLUCCI, l’alibi che non convince
Nella recente puntata di “Incidente Probatorio”, Albina Perri, direttrice del settimanale “Giallo”, ha analizzato un punto critico dell’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli. Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, ha ammesso nelle intercettazioni di aver fornito al marito un alibi incerto. Inoltre, ha confessato di non essere sicura se il marito fosse davvero a casa la sera del delitto.
Dalle intercettazioni sono emersi consigli espliciti su cosa dire e su quali bugie raccontare agli inquirenti, come ad esempio l’idea di simulare una crisi coniugale per rendere più credibile la testimonianza di innocenza di Louis. Questo comportamento solleva interrogativi: Valeria agisce da sola o dietro suggerimento del suo team legale?
Secondo Perri, questo comportamento potrebbe rendere Valeria non attendibile agli occhi della giustizia. Valeria ha ammesso di aver dato un alibi di cui non è certa, poiché non sa se Louis fosse a casa o no la sera del delitto. Tuttavia, non ha rivelato questo agli inquirenti.
Inoltre, Valeria ha dato suggerimenti a Louis su come comportarsi e addirittura su quali bugie dire agli inquirenti. Ad esempio, le ha consigliato di fingere una crisi coniugale per rendere più credibile la sua testimonianza di innocenza. Questo comportamento non solo non aiuta Louis, ma rende anche Valeria una persona non particolarmente credibile.
La questione è: chi ha suggerito a Valeria di comportarsi in questo modo? È stato il team legale di Louis o Valeria stessa? In ogni caso, questo comportamento non giova a Louis e potrebbe avere conseguenze negative per lui.
